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Colleziono momenti. Osservo oltre le apparenze. Le mie passioni sono il cinema, le serie tv, la musica,la fotografie e leggere. Ho una "piccola" ossessione per i tatuaggi,le citazioni e il cielo. Vivo per due ottimi motivi: viaggiare e trovare il mio amore. Qui troverete tutto quello che mi ha colpito, tutti i miei pensieri, le mie emozioni, le cose che ho visto e quelle che mi invento.

domenica 24 agosto 2014

Ci sono alcune cose che mi commuovono, sempre.

Sei di anima fragile, mi hanno detto una volta.
Avevano ragione!
Una delle cose che mi fa commuovere è una scena de "Le pagine della nostra vita", quando la "vecchia" Allie si ricorda di tutto quello che Noah aveva raccontato su di loro, e dice "Eravamo noi. Eravamo noi!!"
Brividi e commozione garantiti, tutte le volte che lo guardo.
Idem per "Titanic". Ci sono più scene che mi commuovono. Quella del ghiaccio e della zattera, ovviamente.
Ma quella che mi colpisce di più credo sia quando si ritrovano, proprio verso la fine del film. Distruzione totale. Una delle storie d'amore drammatiche meglio raccontate nel cinema. E io di cinema ne ho visto tanto!
"Mille splendidi soli", il libro (non credo che esista un film) è per me uno dei libri più densi di emozioni che abbia mai letto. Specialmente verso la fine, quando la ragazza più giovane (Laila) va nella casa di Mariam: giuro che dalla perfezione delle descrizioni, mi sembrava di essere lei, mentre vagava per le stanze vuote e buie, alla ricerca di ricordi perduti. Bellissimo. Mi tocca ogni volta.
C'è poi un libro che non avrei mai pensato di riuscire a leggere, che invece mi ha colpito molto.
Si chiama "Proibito", ed effettivamente non è un libro per tutti. Anzi, per molti credo sia molto difficile anche solo immaginare una cosa simile. E infatti, come ho detto, nemmeno io, che sono piuttosto scettica, credevo che mi sarei lasciata coinvolgere. Invece tutto sembra così innocente e imprevedibile, che è riuscito perfino a strapparmi qualche lacrima sul finale. Non che approvi il comportamento dei protagonisti, ma il lettore sfogliando pagina dopo pagina, se è disposto ad avere una mente aperta, si sente incluso nella storia senza nemmeno volerlo.
Impossibile è per me guardare "P.S. I love you" senza cominciare a piangere dalle prime battute. Impossibile.
Il motivetto principale di "The Millionaire", Now we are free de "Il Gladiatore" e My heart will go on sono distruttive per me. Se le sento devo subito cambiare canzone o abbassare il volume onde evitare di sciogliermi.
La musica degli indiani d'america mi fa pensare a ricordi tristi, sempre. Quindi è "bitter-sweet" come direbbero gli americani (che rende meglio di dolce-amaro).
Tutta questa lista di cose che mi mettono i brividi l'ho scritta solo perchè avevo voglia di scrivere, quindi ora me ne vado, bye, bye

D.



XD

Diario di Viaggio.















Questi sono alcuni dei miei scatti preferiti, fatti tutti in Croazia, durante la mia bellissima settimana di vacanze:)

Se dovessi avvicinarci un testo di canzone, il primo che mi viene in mente è "E adesso che sei dovunque sei, chissà se ti arriva il mio pensiero"


D.

Il Destino gioca le sue Carte quando Vuole.

Avrei voluto vederlo, in quell'attimo.
Invece io sono uscita e nemmeno un momento dopo lui è entrato.
Credo che il destino funzioni così.
Che vada contro la nostra volontà, ma che allo stesso tempo ci salvi.
Se lo avessi rivisto, le solo lo avessi riguardato negli occhi.
Se lui mi avesse guardato negli occhi.
Saremmo ricominciati daccapo.
Di nuovo in quel labirinto di lacrime, che non si poteva più.
Invece abbiamo preso due rami dello stesso albero.
Che portano a cieli nuovi.
Forse il destino serve solo a farci cambiare prospettiva.
Forse mi va bene anche così.
Essere cullata dal nulla prima del tutto.


D.


giovedì 14 agosto 2014

Solo cose belle...

È il suo sorriso, che mi fa sorridere tutte le volte, anche quando sono troppo stanca. È rassicurante, spontaneo, dolce e vivo. Mi ricorda che devo smettere di odiare il mondo intero, che posso appoggiare la mia testa sulla sua spalla, senza aver paura di essere respinta. È il suo sorriso che mi convince che io per lui conto qualcosa. E il suo sguardo, che mi rassicura alla sera, prima di addormentarti, che mi promette sogni che non posso nemmeno permettermi. Il suo sguardo mi fa capire che tutte le mie paranoie non valgono niente, quando sono con lui.
È il modo in cui mi osserva di nascosto, nelle cose quotidiane, mentre mi faccio il caffè o leggo un libro. Lui che mi guarda come se fossi il suo pensiero fisso, la sua certezza, la sua sicurezza. E il modo in cui si ostina a tenermi la mano di notte, anche quando fa troppo caldo per stare vicini, mi fa sentire così speciale, che ogni volta mi dimentico di essere quella che sono stata senza di lui. Di tutti quei pensieri che mi occupano la mente. Non è che smettono di esserci. Solo che smetto di crederli importanti. Solo grazie a quel maledetto sorriso gentile e curioso che mi accompagna dalla mattina alla sera. Non volevo innamorarmi in questo modo, non l'avevo mai programmato. Ma l'illusione è così dolce...

D.

domenica 3 agosto 2014

Presa di coscienza.

C'è questa mia amica che è fissata con il peso, la linea, le forme perfette.
Che si sente perennemente a disagio (o almeno me lo fa credere), si sente troppo grassa, troppo piena di cellulite. Eppure è magra, ha una bella vita stretta, insomma non ha nulla di cui preoccuparsi.
Nonostante questo mi ha fatto venire dei dubbi a volte. Anche io ho cominciato a chiedermi se non fosse meglio iniziare a dimagrire, per i fianchi, per la pancia, per il culo, per le coscie... E mi sono resa conto di come sia facile entrare in una spirale senza fine. 
Quello che voglio dire è ADESSO BASTA!
Non che io sono invidiosa del fatto che la mia amica sia più magra di me, non che io sia grassa (lo ammetto, forse potrei essere più magra, ma di certo non sono grassa!), eppure sono riuscita per poco, pochissimo tempo, a pensare che anche io dovevo essere come il prototipo imposto dalla società.
Tutte uguali, con una seconda o terza di seno, senza un filo di grasso, con una pancia piatta, il culo in su, le caviglie perfette eccetera. Ma chi ci dice che questo è perfetto?
Mettiamola sotto un altro punto di vista: noi ragazze davvero vogliamo tutti i ragazzi uguali identici?
Mi sono innamorata di un ragazzo troppo alto per la norma, con degli addominali fuori dagli standard delle copertine dei giornali, che non si rifaceva le sopracciglia ogni settimana, che aveva una voce troppo bassa. Eppure sono riuscita ad amarlo lo stesso, com'è possibile?
Semplice, con oggi ho capito la risposta. Non è vero che i ragazzi ci vogliono tutte uguali come noi crediamo.
Chiedeteglielo! Provate a chiedere se preferiscono una ragazza troppo magra o una con qualche chilo in più.
Io l'ho chiesto, e sono molto soddisfatta della risposta. Come prevedevo, e come ho sempre pensato prima di quella minuscola istantanea scivolata nel dubbio, i ragazzi ci accettano come siamo, se ci vogliono davvero bene. Quindi basta pensare che se abbiamo mangiato quel piatto di patatine o quella coppetta di gelato o se abbiamo bevuto un bicchiere di superalcolici allora siamo destinate ad ingrassare e vivere per sempre obese e sole. Ci rendiamo conto che noi rinunciamo a quello che vogliamo solo per uno stereotipo che non vale per nessuno? Questo stereotipo, noi lo odiamo e i ragazzi ne sono indifferenti, eppure continuiamo ancora a credere che sia giusto così. E allora piangiamo se vediamo un po' di cellulite nelle nostre gambe, ci deprimiamo se pesiamo 52 e non più 50.
E' così ingiusto e deprimente che noi ragazze lo facciamo per essere più ben volute dai ragazzi, quando questi (per lo meno non gli idioti) ci vogliono per quello che siamo davvero e non per la ragazza copertina che la società ci impone di essere. 
Certo, anche io vorrei essere magra come Jessica Alba, avere un fisico pazzesco come Cameron Diaz e avere un moroso bello e muscoloso come Ian Somerhalder, ma nella realtà sono innamorata di un ragazzo che ha delle imperfezioni proprio come me, e noi siamo unici in questo modo, e non crediamo che siano imperfezioni, al contrario, ci distinguono dalla massa degli ignoranti (mi dispiace dirlo, ma è così) che invece di iniziare a piacersi, ad amare il loro corpo anche se non è una taglia 36, ad accettarsi per come davvero sono, pensano ad essere un modello per gli altri, continuando a torturasi invece di capirsi.
Per questo dico adesso basta. Abbassiamo gli standard. Accettiamo noi stessi. Pensate a quante cose si possono migliorare nel mondo. Io non vedrei più la mia amica ossessionata con il suo fisico, per esempio. Non cercherei ogni volta di dire che sta già benissimo così, perchè l'avrebbe già capito da sola. Le persone non avrebbero paura di essere derise in spiaggia, i problemi di bulimia e anoressia diminuirebbero. Solo e soltanto perchè gli occhi onnipresenti della società si chiudono. Tacciono per sempre con i loro muti commenti. La smettono di far soffrire le persone. E non faccio questo discorso solo perchè sono una femminista, ma anzi, mi rivolgo anche al mondo maschile: noi ragazze non siamodei giudici che decidono se amarvi in base alla vostra prova costume, se vi amiamo è perchè per noi, per ciascuna di noi, siete perfetti così come siete.

RispettaTeStesso.

D.

venerdì 1 agosto 2014

Credevo davvero..

Che il tempo avrebbe fatto cambiare le cose.
Che avrei smesso di cercare il suo sguardo o controllare ogni volta quel dannato parcheggio.
Credevo davvero che lontano dagli occhi lontano dal cuore fosse vero.
Non è così. Non per me, non per me con lui.
Invece basta davvero poco, una canzone alla radio, un articolo sul giornale, una fotografia.
Tutto mi riporta a corrispondenze che parlano di lui.
Credevo che andarsene fosse una buona idea, che tagliare i ponti e dire addio fosse la cosa giusta.
Non lo era. Ho ancora in mente la forma delle sue mani, la curvatura della sua schiena.
Il modo in cui mi stringeva. Non posso e forse non voglio dimenticare l'amore che ho dato e ricevuto.
Credevo davvero che fingere di amare qualcun altro mi avrebbe portato a dimenticare quello che avevo perso. Credevo che amare per finta prima o poi mi avrebbe davvero fatta innamorare davvero.
Era tutto sbagliato.
Sapevo fin dall'inizio che quello che avevo con lui sarebbe stato pericoloso e indimenticabile. 
Sapevo che non avrei mai dovuto credere a tutti quelli che mi dicevano che tutto sarebbe passato presto.
Non posso tornare indietro nel tempo, non posso costringere l'universo a riportarmelo indietro, non posso semplicemente andare avanti.
Sono ferma nel limbo, tra passato e ricordi e lacrime. Ho perso una parte di me, quella che mi permetteva di amare. Quando lui se n'è andato, si è portato via il suo amore, ma soprattutto il mio amore. Era lui. E' lui. Sarà sempre lui.
Io non posso più credere davvero.


D.