Informazioni personali

La mia foto
Colleziono momenti. Osservo oltre le apparenze. Le mie passioni sono il cinema, le serie tv, la musica,la fotografie e leggere. Ho una "piccola" ossessione per i tatuaggi,le citazioni e il cielo. Vivo per due ottimi motivi: viaggiare e trovare il mio amore. Qui troverete tutto quello che mi ha colpito, tutti i miei pensieri, le mie emozioni, le cose che ho visto e quelle che mi invento.

venerdì 30 agosto 2013

Si, lo so.

Adesso è dura. 
Non vedi più via d'uscita. Tutto è grigio, non sorge mai il sole.
I tuoi occhi non sono più accesi come prima.
Ne hai passate così tante, che forse non ce le ricordiamo tutte nemmeno noi.
Ma, hey, io sono qui, sono proprio qui al tuo fianco.
Dove altro potrei essere?
Supereremo anche questa, come abbiamo sempre fatto.
Io e te contro il mondo.
Insieme.

couple | Tumblr


D.

Mi amerai ancora..?

Quando dormirò con te tutte le notti, quando non ci sarà più quel brivido che si prova a trovarci di nascosto, scappando dalla finestra della camera, perchè i nostri genitori non vogliono che ci vediamo.
Oppure quando alla mattina sarò io a prepararti il caffè, e ti darò un bacio veloce perchè saremo entrambi in ritardo per il lavoro, e non quel bacio rubato prima di entrare in classe all'ultimo anno.
Mi amerai ancora quando sarò stanca e mi addormenterò sulla tua spalla nel divano, invece di ascoltare la tua giornata come faccio adesso.
E quando i nostri bambini piangeranno tutta la notte e ci sveglieremo a vicenda perchè da soli non ce la facciamo?
Mi amerai ancora con i capelli bianchi e le rughe, quando non avrò più la forza per andare avanti, quando mi servirà sempre una mano, o un calendario, per sapere cosa devo fare il giorno dopo?
Cosa ami di me? Il mio corpo, il mio sorriso oppure la mia anima?
Perchè il corpo si allontana dall'essenza con il tempo, si perde e si disperde nei ricordi.
Ma l'anima, la mia anima per te, quella ci sarà per sempre.



D.

lunedì 26 agosto 2013

Sii orgogliosa di quello che sei,

Non aver paura di ammetterlo agli altri.
Tu sei bella.
Tu sei forte.
Tu e solo tu sai quanto sei importante.
Non importa se non sei lo stereotipo che tutti vogliono come amico.
Non sei l'apparenza, non sei il dogma.
Sei un essere libero, e come tale hai la massima espressione.
Non ascoltare chi ti giudica e non ti conosce.
Non cadere negli stereotipi.
Non cambiare perchè sei diversa.
Essere diverso è fantastico.
Essere diverso ti rende unica.
Non adattarti alle cose semplici.
Sii testarda per poter avverare i tuoi sogni.
Sii cattiva con chi ti disprezza.
Ama chi ti ama.
Ma soprattutto, non perdere mai, mai, mai l'essenza che ti rende la persona che sei.



D.

Ti prego.

Ti prego.
Fammi entrare nella tua testa, solo per dieci secondi.
Fammi capire i tuoi pensieri, il significato dei tuoi sguardi.
Vorrei solo sapere come sei. Come sei davvero.
Perchè, seriamente, non ti capisco per niente.

Dammi questi dieci secondi, solo per sapere se potrei mai piacerti.
Se anche tu come me, mi osservi appena hai l'occasione.
Se mi sogni, senza motivo.
Se ti piacciono i miei occhi o il modo in cui cammino.

Cinque secondi ancora, per dirmi se potrebbe mai importarti di me.
Se passeresti la serata con me a ridere come due scemi.
Se mi terresti per mano o se mi baceresti.

Un secondo ancora.
Dimmi se alla sera prima di andare a dormire,
Ti vengo in mente.
O se mi trovi ridicola e non mi sopporti.
O se tra mille, tu sceglieresti sempre me.

Perchè io ti amo cavoli, e non ne posso più di non sapere cosa ti passa per la testa quando mi guardi.
Quando mi parli e quando mi sorridi.
Perchè se un secondo prima mi fai sperare, l'attimo dopo è tutto il contrario.
Ti prego.




D.



Non sono un libro aperto io.

Non sono quel genere di persona che riesce ad esternare i propri sentimenti.
Non riesco a piangere o ad offendermi o a restarci male e farlo vedere.
Infatti, nessuno probabilmente è mai riuscito a leggermi davvero dentro.
Perchè con me ci vuole pazienza, e molta.
Non ti dirò mai in faccia che il  tuo sguardo mi fa star male tutte le volte.
O che il tuo parere è in grado di farmi dubitare su tutto.
Ci vorrà molto tempo prima che ti riesca a capire cosa mi fa soffrire e cosa mi rende immensamente felice.
Perchè io sono fatta così, ho come un muro attorno a me, una barriera fatta apposta per evitare che le persone mi facciano male.
Il fatto è che la barriera poi si estende a tutti. 
Sono sempre stata il genere di persona che preferisce non fidarsi di nessuno, per non soffrire.
So che così mi perdo tutte quelle persone meravigliose che potrebbero rendermi felice, che potrebbero capire come sono veramente.
Ma la mia barriera è qualcosa che mi fa sentire protetta, al sicuro.
Ho due piccoli grandi pregi, per fortuna.
Riesco a capire la gente, nella maggior parte dei casi.
So osservare i loro modi di fare, so capire quello che vogliono, so cosa odiano e cosa non capiscono.
E quindi mi so adattare.
Per questo sto simpatica alle persone, non per altro.
So esattamente cosa vogliono sentirsi dire e come vogliono essere trattate.
Mi piace ascoltare e aiutare, quando posso.
Mi piace essere al fianco delle persone a cui tengo, ma con pochissime di loro riesco a liberarmi dalle mie stesse catene.
Forse nessuno sa quello che penso o quello che provo davvero.
E non so cosa darei per potermi fidare di più, perchè so che starei meglio anche io.
Ma sono cresciuta con una regola sacrosanta, che è nata con l'esperienza, pura e semplice.
Le persone se ne vanno sempre. 
Non restano al tuo fianco come tu fai con loro, loro non aspettano.
E ti possono fare del male, appena dopo averti reso felice.
Quindi mi limito a sorridere e rassicurare, quando è necessario. E farmi da parte, se viene richiesto.
Forse così limito me stessa, i miei bisogni e i miei desideri.
Forse sono troppo generosa.
Ma io sto bene. Non è la mia massima aspirazione, stare bene, ma, di nuovo, so accontentarmi, so adeguarmi a quello che ho.
Per ora va bene così.

D.

E poi, magari, succede quando non te lo aspetti.

Dopo una litigata, dopo una partita, dopo un film.
Quando dici che è il momento di tornare a casa, di andare a dormire o di fare qualcos'altro.
Lui si gira, ti prende la mano e guardandoti negli occhi te lo dice.
- Io ti amo.
Solo quando realizzi che non te l'ha mai detto, perchè lui non è proprio il tipo da dirti queste cose, allora alzi lo sguardo per guardare nei suoi occhi se dice la verità oppure è solo una delle sue tattiche.
E mentre ti rendi conto che quella sembra davvero la scena di un cartone animato Disney, capisci che lui è serio, serissimo.
E che ti ama sul serio.
E tu cosa fai?
Lo abbracci e gli sussurri nell'orecchio:
- Meno male, cazzo, io ti amo da tutta la vita!

easy-to-look-at-hard-to-define.tumblr.com

BuonLunedì

D.



Tutta la nostra vita è basata sulle occasioni.

Sulle occasioni e sulle decisioni che prendiamo ogni secondo.
Sono proprio queste due piccole, minuscole cose che ci definiscono.
Se al posto di andare in quel ristorante fossi andata in un altro, non avrei incontrato quello che adesso è il mio migliore amico.
Se i miei genitori avessero preso scelte diverse, non avrei la famiglia che ho adesso.
Se fossi andata in un altra scuola, non avrei conosciuto le persone che conosco.
Strano, come basti una piccola deviazione per cambiare ogni cosa.

La cosa che non mi piace di tutto questo è che io ne dipendo completamente.
Nel senso che credo di avere sempre tutto sotto controllo,tutto a portata di mano. Della serie "posso farlo quando voglio". Mentre invece ogni secondo è una possibilità in meno per fare quello che dovresti davvero fare.
Le cose importanti, intendo. Quelle che ti cambiano davvero la vita.
Dire le cose che dovresti dire a chi ami.
Fare le cose che dovresti fare.
E invece io me ne sto qui, pensando che se non le faccio adesso posso sempre farle in un futuro non determinato.
Io sono quella che dice "hai tempo".
Non è così.
Arriverà il momento in cui l'occasione per farlo se ne sarà andata, per tutte quelle cose che dovevano essere fatte qui e ora.
E me ne pentirò per sempre.

Ma la domanda più importante di tutto questo discorso sghembo è: perchè non riesco ad alzare il culo e fare quello che deve essere fatto? Cosa mi ferma, tutte le volte?

Spero di trovare la risposta prima che tutti questo mi distrugga dall'interno!


D.

domenica 25 agosto 2013

Cosa voglio di più.

Avete presente quella sensazione, unica e inimitabile?
Quella che sentite solo quando il ragazzo che vi piace vi chiede di uscire? O quando vi scrive il buongiorno dopo giorni che non vi sentite?
Si proprio quella.
Quella specie di adrenalina che vi scorre dentro alle vene per due nanosecondi, che vi viene il sorriso spontaneo e passate il resto della giornata con quella faccia da ebete...
Mi avete capito, no?
Ecco, questo è quello che voglio di più.
Quello che non provo da un sacco di tempo, e che "hell yes", mi manca sul serio!!
Credo sia la sensazione di essere voluta a creare questo stato d'animo.
Quella cosa che senti quando pensi "oh, sta cercando proprio me", nessun' altra, il suo pensiero sei tu.
E' una delle sensazioni più belle che una ragazza e una donna possano mai provare.


E si...possiamo anche ammetterlo che la nostra prima reazione sia proprio questa:

True story | via Facebook



D.

Come ci si sente?

A venire rifiutati,mi chiedi?
E' semplice.
Se per te era solo una cotta, per fartela passare basta facebook. Non è dolore, quello che provi.
Ti senti afflitto, perchè non è andata bene. Come ti senti male quando sbagli il rigore della vittoria, o come quando stoni mentre ti stai esibendo. In nessuno dei casi hai paura di andare avanti.
Se ti piaceva, al punto di chiederti se ne eri innamorato, allora ti basta un mese, o al massimo due.
Forse per un po' non hai voglia di uscire con altra gente, magari di fissi con il suo profilo per una settimana o due, ma poi hai voglia di rimetterti in gioco. Soffri, perchè senti che era una persona che avrebbe potuto farti sentire felice. Ma, anche qui, vai avanti.
Se invece era il tuo grande amore, quello per cui non avevi nemmeno bisogno di chiedere a te stesso se ne eri innamorato, allora forse non passa mai.
O meglio, nel tempo, il dolore fisico che provi diventa tuo, te ne abitui fino a renderlo un piccolo dettaglio, che conosci troppo bene per farti fregare ancora.
Le notti che passi piangendo per lui, diventano le notti che passi piangendo per te stessa.
Il suo nome, che rimbomba nella tua testa da Dio solo sa quanto, diventerà un'altra abitudine che col tempo non disturberà più le tue giornate.
Chi perde il grande amore perde una parte di se stesso. Tutta quella parte della sua vita dedicata alla persona che più si amava al mondo.
Quella per cui avresti fatto qualunque cosa.
Ti ritrovi ferma immobile, a vivere di ricordi, senza alcuna speranza di poter uscire da te stessa e ricominciare.
Se è vero amore, non hai voglia di ricominciare. Non hai voglia di truccarti per qualcuno che non è lui, non hai voglia di vedere gente che potrebbe ricordartelo. E non hai nemmeno voglia di sapere come sta, con chi sta.
Ed è questa la parte peggiore. Quando perdi il tuo grande amore, cominci a dare la colpa a te stessa.
Accusarti dei tuoi difetti e dei tuoi problemi. Arrivi persino ad odiarti, per una persona che non ti ha amato.
Tutto quello che desideri è allontanarti dal mondo intero, dal suo mondo, e rimanere in silenzio.
Per così tanto tempo che non te ne rendi nemmeno conto.
Così passano gli anni, magari incontri persone nuove, amori nuovi.
Magari ti sposi e ti senti davvero felice.
E tutto quello che hai passato è nella tua pelle, nelle tue ossa, ma non fa più così male.
Ma lo sai benissimo, che sono sempre lì, con te, pronte a farti di nuovo del male. Appena senti il suo nome.
O se lo incontri per caso facendo una passeggiata.
Qualunque cosa riguarda lui, per te è un nuovo dolore.
Se è il grande amore che ti rifiuta, non ti passa mai.



D.

P.S.
Questa non è farina del mio sacco.
Ho trovato questa lettera nell'ufficio dove lavoro per l'estate. Chiedendo spiegazioni ho scoperto che è l'ultima riposta di una lunga conversazione tra amiche, riguardo il tradimento del marito di una di queste. Essendo materiale extra-lavorativo, mi è stato permesso darci un'occhiata.
Quindi l'ho trovata, l'ho riscritta secondo i miei canoni e l'ho postata.
Perchè secondo me, esprime al meglio tutto quello che si potrebbe veramente sentire.
E perchè è vera.

mercoledì 21 agosto 2013

Alla fine lo sappiamo entrambi.

Lo sappiamo, e l'abbiamo ammesso a noi stessi.
Io ti amavo, e per questo ci vuole così poco.
Ma quello che conta è che anche tu mi amavi.
Anche se non potevi ancora ammetterlo a te stesso, mi amavi.
Perchè io non ero come le altre, che ti bastavano una notte.
Io c'ero. Io ero lì a guardare di nascosto il tuo dolore e il tuo sorriso splendido.
Io ero sempre al tuo finaco, a dirti che si, andrà bene, anche questa volta.
Tu mi amavi perchè ero io che ti tenevo la mano, quando la situazione diventava difficile non era rimasto nessun altro. E si, mi amavi anche perchè cercavi sempre il mio sguardo, come per approvazione delle scelte che prendevi.
Tu mi amavi perchè per me sei cambiato. Perchè aspettavi ogni singolo giorno la mia ombra sbucare dalla via, aspettavi quello che chiamavi il "tuo sorriso", perchè era vero, io ne avevo uno solo per te.
Sei cambiato, perchè hai cominciato a volere la mia felicità e non solo la tua.
E questo mi ha fatto amare la persona spettacolare che sei ancora di più.
Ho solo un rimpianto, averlo capito solo adesso. Adesso che è passato troppo tempo.
Ma ci appartenevamo, noi due.
Eravamo quello che ci rendeva felici, solo che ancora non lo sapevamo.
Tu eri quello che andava con tutte, ma amavi me.
E io che ti amavo più di quanto facevo con me stessa, ero tua senza mai esserlo davvero stata.


D.

mercoledì 7 agosto 2013

E tu.. Ci credi nel destino?

Nel destino e nelle coincidenze.
Io ci credo, tantissimo.
Credo nel fatto che se una cosa è fatta per funzionare alla fine funziona. E credo che se le cose capitono due volte, allora questo è destino!
Coincidenze come quando tra mille macchine l'unica che voglio veramente osservare è quella dove ci sei dentro te. Senza sapere che si tua.
Oppure che tu mi scriva nell' unico momento della giornata in cui non ti sto pensando.
O ancora, che tu arrivi quando io rinuncio.
Io le chiamo coincidenze. Non nel senso di puro caso, ma di qualcosa che doveva avvenire così, che doveva essere.
E non lo penso solo quando le cose vanno bene.
Per esempio quando mi sono decisa a cercarti, quando finalmente ho avuto coraggio piccole casualità mi hanno fatto capire che non era destino.
Come per esempio uscire e vederti andare via. Oppure quando tutti i miei piani per vederti o per parlarti vanno a rotoli.
E per quanto io mi sforzi di darmi e di darti sempre quell' ultima occasione, che ultima non è mai, mi rendo conto di una cosa triste, che fa decisamente male.
Che l'amore non basta.
Che se le cose sono pianificate in modo diverso non vanno e non andranno mai.
Anche se io ti amo più ti quanto vorrei ammattere a me stessa, anche se il tuo viso resterà fino alla fine nei miei pensieri ogni mattina e ogni sera, e anche se sarei disposta a perdere tutto pur di stare con te, adesso mi rendo conto, dopo anni di dolore allo stato puro, che l'amore non basta. E non è facile, non basta amare per essere felici.
Quindi tutto quello che voglio adesso è un compromesso con me stessa: ti lascio andare e ricomincio daccapo.
Tu sarai sempre la parte più bella del mio cuore e della mia anima, ma se siamo destinati, adesso mon lo siamo di certo.
Il tempo di rende forti.. Ma non cancella le cicatrici.
Tu sei la mia.
Ma non si può vivere di ricordi e di dolore.
Si deve andare avanti.

D.