Come stai? Io bene.
No non è vero. Non sto bene.
Continuo a ripetertelo ogni volta che me lo chiedi, come se fosse diventato automatico.
Non sto bene da un po', ma non te l'ho mai detto..sai perchè?
Perchè non te ne sei accorto.
Non mi hai guardato negli occhi come facevi tempo fa, per scoprire se mentivo o se stavo per scoppiare a piangere.
Non ricevo più uno sguardo di quelli da te papà, da così tanto che non mi ricordo nemmeno se ero già alle medie.
Non ricordo l'ultima volta che hai riso papà.
L'ultima volta che hai riso di cuore, sinceramente, non perchè l'occasione diceva che era il momento.
Non ricordo quando mi hai chiesto come stavo, volendo davvero sapere la risposta.
Sto male.
Non quel male che è facile da capire.
Non è fisico...è piuttosto mentale.
Se fosse fisico mi avresti detto che con il tempo passa.
Ma il mio credo sia un male che ti soffoca da dentro.
Ci sono così tante cose che ti vorrei dire, ma poi appena inizio a parlare...
Mi chiedo perchè dovrebbe interessarti quello che ho da dire.
E non è colpa tua, ma nemmeno mia.
E il rapporto si riduce. Non ci sono più chiacchierate la sera, solo io e te, quando gli altri dormono, non ci sono più gli abbracci che mi davi quando ero piccola, quelli veri, quelli calorosi e solo a pensarci ancora mi commuovono. Ci stiamo limitando ad un ciao quando apri la porta e un 'notte quando andiamo a dormire.
Non ti vedo papà.
Non ti vedo felice, ecco cosa volevo dirti.
Non ti vedo sereno come ti vedevo quando ero piccola. Fingevi? Oppure è semplicemente cambiato tutto?
Anche io sono cambiata. Ci sono cose che ho provato. Emozioni che mi hanno cambiato.
Mi sono innamorata di una persona. Ho sognato di vivere con lui, di essere parte della sua vita.
Mi sono bruciata con il fuoco... Ho imparato che le persone se ne vanno sempre...
Come mamma, come i miei amici, come me con qualcuno.
Credo in altre cose adesso, sai? Ho altri ideali, altri sogni.
Altri pensieri, di cui non ti ho mai parlato.
C'erano giorni in cui ti odiavo, come da piccola credevo non avrei mai fatto.
Ti odiavo perchè avevo paura. Ti guardavo, fermo immobile, e avevo paura.
Di diventare anche io come te. Entrare in casa e non sorridere ai miei figli. Non baciare mai la persona che amo. Non dire mai una parola su come davvero mi sento.
Avevo molta paura di diventare questa parte di te.
Ma poi, mi è bastato passare un pomeriggio di primavera solo io e te.A camminare per le strade deserte.
E la parte migliore di te è venuta fuori. O forse c'è sempre stata, ma io non volevo vederla.
Adesso so papà che voglio essere come te.
Perchè tu mi hai regalato la parte migliore di te stessa.
E tu sei la parte migliore di me.
Sono distrutta papà.
Ma ti voglio bene e so che ci sei.
D.
